martedì 10 maggio 2011

Il Culto dei morti per gli Egizi

Ricerca e confronto di testi informativi.

Gli Egiziani professavano un culto speciale per i loro dei.
Avevano molto rispetto anche per i loro morti, infatti, cercavano di far salire l’anima in cielo senza che questa subisse danni.
Per questo inventarono un processo di mummificazione abbastanza complicato.
I sacerdoti estraevano dal corpo del defunto gli organi interni che poi depositavano in appositi vasi Canopi.



Il corpo veniva immerso nel natron per 70 giorni e poi venivano spalmati su di esso degli olii per ridargli elasticità.
Subito dopo, il corpo veniva avvolto con bende di Lino e infine deposto in vari sarcofagi.
Durante la cerimonia funebre il corpo veniva deposto su un carro trainato da buoi, al seguito c’erano i servitori con in mano i vasi Canopi e gli altri utensili che al defunto potevano servire nella vita nell’Aldilà.
Gli Egizi credevano che ci fosse una vita dopo la morte e pensavano che a giudicare il comportamento dell’anima ci pensassero gli dei.
Infatti la loro religione politeista sosteneva che Anubi, il dio dei morti, pesava il cuore del defunto e confrontava il suo peso con una piuma.
Se il peso del cuore era minore della piuma l’anima accedeva al regno dei morti, se era maggiore l’anima veniva data in pasto a un mostro terribile e spaventoso con il muso di coccodrillo e il corpo metà di leone e metà di ippopotamo.



Claudio B. IV D
Scuola Primaria

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